L’ESERCIZIO FISICO CONTRO INVECCHIAMENTO E SARCOPENIA

Il tempo che avanza incide con un deterioramento di strutture e funzioni legate al movimento e alla produzione dSarcopenia_3_14_2017i energia. In altre parole, l’invecchiamento, con i cambiamenti indotti alla composizione corporea, modifica l’efficienza fisica dell’organismo.

Il termine sarcopenia, dal greco, che significa letteralmente “perdita di carne”,  sta ad indicare la perdita della massa muscolare e la riduzione delle dimensioni muscolari che inizia intorno ai 45 – 50 anni e che si manifesta visibilmente intorno ai 70. I muscoli diventano più piccoli, sottili e più deboli rispetto alla loro condizione passata perché perdono numericamente quelle fibre muscolari contrattili che producono forza.  Perdono inoltre una parte di innervazione, vale a dire quella continua stimolazione da parte del sistema nervoso che li fa contrarre e parte di quel sistema di rigenerazione che ripara e rigenera le fibre lese.

Sarcopenia_4_14_2017La riduzione della massa muscolare con l’avanzare dell’età, favorisce inoltre l’infiltrazione di tessuto connettivo e di cellule adipose che si sostituiscono alle fibre muscolari limitando la loro funzionalità.

Il processo degenerativo fisiologico definito sarcopenia non può essere arrestato totalmente, ma l’ inattività fisica, la sedentarietà e il mancato stimolo di forza sui muscoli ne favoriscono senza dubbio l’accelerazione e il conseguente degrado.

Con poco esercizio fisico e un lavoro soltanto aerobico aumenta la quantità di proteine eliminate (catabolismo proteico), mentre diminuisce la sintesi delle proteine utili a costruire il tessuto muscolare.

L’individuo vede così calare anno dopo anno le sue abilità motorie.

Di pari passo si vanno perdendo sicurezza e stabilità motoria con la conseguente tendenza a evitare l’esercizio fisico e a trascurare la propria reale capacità di movimento.

La descrizione dell’individuo che invecchia sottolinea la lentezza. La donna e l’uomo che invecchiano (dai 40 – 50 anni in poi) senza attività fisica si muovono lentamente e pensano lentamente.

Oltre alla genetica, ai fattori nutrizionali e all’ambiente circostante, l’assenza di attività fisica nel soggetto incide sul processo di invecchiamento muscolare e generale il cosiddetto aging.Sarcopenia_6_14_2017

Numerosi studi concordano ormai sul fatto che l’attività fisica in generale e l’esercizio fisico specifico per la forza in particolare, possono rallentare e contrastare il calo e la perdita di massa muscolare.

Le più recenti ricerche infatti, sbarazzatesi del preconcetto che solo gli individui giovanissimi e non quelli in età possano esercitarsi con carichi, attestano che il lavoro di forza, rispetto a quello aerobico  come cammino, corsa, nuoto, bici, ecc., è l’unico a mantenere e sviluppare il trofismo muscolare.

In altre parole, non basta impegnarsi in poco dispendiose azioni quotidiane, in una passeggiata o in altra attività aerobica, ma serve invece sollevare qualche peso per mantenere e garantire la salute della muscolatura.

Sarcopenia_10_14_2017L’esercizio fisico specifico per la forza si realizza facilmente nell’utilizzo di carichi liberi come manubri e bilancieri, di elastici, di macchine a contrappesi da palestra che consentono di eseguire movimenti contro gravità.

I metodi di esercizio possono essere diversi, ma devono sempre rispettare un dosaggio personalizzato relativo al carico, al volume, all’intensità e alla durata dell’esercizio stesso. Tutti i parametri devono essere proposti in modo graduale e con un aumento progressivo, tenendo conto della risposta di adattamento muscolare. È fondamentale che la persona “senta” il peso che solleva e con il quale lavora, lo “percepisca” mentre la muscolatura si contrae al massimo così da migliorare la funzionalità generale del corpo.

Il consiglio professionale di allenamento prevede 2 sedute di 30 – 40 minuti la settimana.

Si tratta di eseguire esercizi che interessano gli arti inferiori, l’addome, il dorso gli arti superiori, le spalle e il petto.

Una delle metodiche di allenamento è quella delle “serie” che consiste nel ripetere lo stesso esercizio per 2/3 sequenze da 12 – 15 ripetizioni con un breve recupero tra queste.

Sarcopenia_2_14_2017Elencare gli innumerevoli  benefici legati alla pratica di attività fisica anche di forza contro il processo di invecchiamento e di decadimento oltre che contro l’insorgenza precoce di malattie, aiuta indubbiamente ciascuno a riconsiderare la propria quotidianità. Non ultimo lo stato di infiammazione generale che è presente nel nostro organismo, starter di molte patologie e che si rileva frequente nei casi di inattività fisica.

Muoversi favorisce la riduzione della presenza di citochine infiammatorie (segnalatore di stato infiammatorio), notoriamente in aumento nel processo di invecchiamento.

Sarcopenia_11_14_2017Va da sé che l’aiuto di un Personal Coach o di un Personal Trainer diventa determinante nel dare alla persona consapevolezza dei propri limiti e soluzioni al proprio stato fisico.

Sarcopenia_5tris_14_2017Nel rispetto della condizione fisica e psichica di ciascuno è consigliato eseguire quegli sforzi fisici che tengono attivo il metabolismo muscolare… La migliore soluzione sta sempre nello stimolo al movimento, a tutte le età.

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