LA VITA, UNA SFIDA CONTINUA

Vivere la vita è un po’ come affrontare una continua serie di sfide che si mette sulla strada. E’ lì quando si ha un obiettivo da raggiungere o un problema da superare.

E’ un po’ come prepararsi per un’escursione in montagna: il fisico è ben preparato? Si è in grado di gestire le emozioni, lo stress e le paure? Si fa una buona programmazione iniziale?sfide_9_25_2016

L’esito della sfida dipende sempre dal saper utilizzare tutte le risorse interiori a propria disposizione, sia quelle fisiche che quelle psichiche, proprio quando sono sollecitate al massimo.

 Nella sfida si sperimentano le proprie capacità e i propri limiti, si impara ad affrontare difficoltà impreviste, ad essere pronti, a condividere la fatica e la gioia, a non scoraggiarsi.

Trovarsi difronte a una sfida significa avere due uniche possibilità: affrontarla oppure no. Niente scuse. Se si sceglie di affrontarla, il modo migliore di vincere è PREPARARSI. Esattamente come nello sport, dove l’unica maniera per vincere una finale è ALLENARSI! Ma vincere o perdere può aiutare a capire dove migliorare. L’esito della sfida può far comprendere quali attitudini devono essere ancora sviluppate e quali sono le carenze più evidenti.

In questo articolo desidero condividere 5 cose che ho imparato nella mia vita, cose che ho appreso come merito dopo aver superato piccole, grandi sfide e nell’averle, in alcuni casi, evitate come una malattia contagiosa. Ciò che si impara nel corso della propria esistenza non lo si impara soltanto con il successo e le vittorie, ma pure con i fallimenti e le cadute.

1_ CURA la FORMA FISICA e quella MENTALE.

sfide_8_25_2016E’ importante assicurarsi di essere in SALUTE e in FORMA in ogni circostanza della vita. Bere acqua, regolare l’alimentazione, il riposo, l’ATTIVITA’ FISICA, il respiro, l’uso dei farmaci e degli integratori; fare in modo che ci siano sempre la giusta dose di tutto e l’equilibrio in relazione al proprio fabbisogno fisico e psichico. Più è importante la sfida e maggiore deve essere la quantità e la qualità del tempo dedicato all’ESERCIZIO FISICO.

Allentare inoltre l’ansia e non farsi prendere dalla fretta è un consiglio utile da seguire: c’è un tempo per ciascuno per sfidare i propri ostacoli.

2_ALLENA il CERVELLO.

Quando si comunica mentalmente al corpo di persistere nel voler affrontare la sfida, il corpo risponde automaticamente e di conseguenza. Quando si smette con l’autocommiserazione sostituendola con la tenacia e il coraggio, improvvisamente ci si accorge di poter superare i blocchi auto-imposti.sfide_6_25_2016

Bisogna usare l’abilità dell’autosuggestione: parlando di se stessi in forma positiva senza tener conto delle circostanze, visualizzando un risultato positivo e la piacevole sensazione che ne deriva, si abitua il cervello a trascurare quei segnali naturali che orienterebbero a smettere, a lasciar perdere, a rinunciare.

Se si predispone la mente allo scopo, la mente trova la strada per raggiungerlo.

3_IMPEGNATI.

L’impegno è l’esatto opposto della distrazione, dell’evasione, del procrastinare e di tutti gli altri atteggiamenti e comportamenti non-produttivi. Ma pure il troppo impegno, l’esagerata ossessione di farcela andando troppo velocemente dritti verso la sfida è un errore che si commette quando si vuole tanto e senza limiti. E’ come muoversi da pachiderma in un negozio di cristalli e vetri.

L’ideale è invece agire ogni giorno, compiere piccoli passi secondo un vero piano d’azione da mettere in atto e portare a termine compiti che la mente crede essere facilmente realizzabile.

 4_NON ARRENDERTI.sfide_10_25_2016

La chiave dei buoni risultati è l’atteggiamento. Non arrendersi mai di fronte le sfide della vita è un po’ come quando si fa un’escursione in montagna. Se il sentiero è ripido e sfinisce, se la salita non lascia intravedere la cima, non di certo ci si arrende e si torna indietro. Un passo alla volta si procede e anche se la vita mette a dura prova, mano a mano questo modo libera se stessi da un atteggiamento negativo e pessimistico. A volte bisogna combattere la voglia di lasciarsi andare e arrendersi.

Sostituire il “non posso” con il “posso farcela” consente di sviluppare una sorta di fede in se stessi e nelle proprie capacità intrinseche. Come in tutti gli ambiti della vita, l’obiettivo in sé e il lavoro sotteso poggiano su un fondamento di fede.

Il corpo e la mente sono in grado di fare e di dare più di quanto si creda di poter essere capaci in quel preciso istante. Allora, perché sottovalutare se stessi e non aver fiducia nelle proprie capacità?

5_IMPARA dagli ALTRI.

Quando si è di fronte una sfida e c’è uno specifico obiettivo in mente, non si può pretendere di arrivarci in breve o di avere già a disposizione tutti gli strumenti necessari. Perciò, trascorrere del tempo nel formare e educare se stessi, è indispensabile. Ciò significa apprendere quante più cose è possibile per poter conoscere al meglio ciò di cui si ha bisogno per agire in modo efficace. Non si è soli nel sfidare situazioni, momenti, persone che la vita pone davanti; molti altri l’hanno fatto e lo stanno facendo. Allora ascoltare e imparare, leggere, farsi guidare da un coach o semplicemente osservare e prestare orecchio a chi ispira o a chi di esperienza ne ha fatta, può aiutare a esprimere il  meglio delle proprie capacità, a usare le strategie necessarie soprattutto nei momenti che più contano.

Le sfide sono presenti sino alla fine della propria vita e non si evitano perché lì sta la crescita personale dell’individuo. Ci sono prove per superuomini e superdonne e prove più elementari; nessuna deve essere giudicata o comparata perché ciascuna è di grande interesse per l’evoluzione della singola persona.sfide_2_25_2016

 Ci vogliono impegno e determinazione e se gli ostacoli incontrati appaiono faticosi, basta pensare che non sono insormontabili. I limiti che si intendono sono sempre i limiti del possibile. L’impossibile molte volte è tale perché non si vuole renderlo possibile.

 Tante sfide appaiono inaffrontabili, ma molto spesso non lo sono veramente; il più delle volte manca la giusta determinazione per superarle. Vincere una prova impegnativa infonde maggiore fiducia in se stessi, contribuisce a progredire nello sviluppo del carattere, della personalità e nell’approfondire le conoscenze.

 Molte sono le ragioni per vivere una sfida, non ultima la possibilità di raccontarla. Di essa rimane un ricordo significativo e il desiderio del confronto. Di fronte una sfida si prova ad arrivare sino in fondo dando il massimo. Si vince nella misura in cui ci si mette in gioco.

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*Articolo coperto da Copyright.

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NATALE E SALUTE

Con l’arrivo delle FESTE i buoni propositi di continuare a MUOVERSI vengono spesso rinviati e la volontà si mette in disparte.

L’ approccio generale al periodo delle Feste è, di base, poco conveniente: si giustifica con leggerezza una sospensione dell’ ATTIVITÀ FISICA in palestra, presumendo (e confidando!), nella chiusura della stessa durante tale periodo, si mostra un certo disinteresse verso un regolare regime alimentare semplicemente perché a Natale è difficile evitare di sgarrare e perché il tempo va dedicato agli acquisti, alla preparazione dei piatti delle feste, alle decorazioni e alle relazioni con amici e familiari.

Sembra che dagli inizi di dicembre a dopo l’Epifania il tempo si dilegui solo tra inviti a tavola, cene aziendali, bicchierate augurali tra amovimento_4_24_2016mici, scambi gastronomici in famiglia, preparativi, shopping compulsivo, ghiotte trasgressioni (perché, in fondo, quel dolcetto e quegli avanzi mica li butterai via?), beati momenti a casa in pantofole o sotto il pile, davanti la tivù o il caminetto.

Se ci si sta preparando al Natale è importante anche pensare alla migliore forma fisica tenendo sempre pronta la tessera del proprio club senza lasciare in un angolo le scarpe da ginnastica perché al momento non servono!

Ci sono alcune regole da seguire se si vuole continuare a proteggere la SALUTE anche durante le feste. E, forse, è più che mai da dicembre che si debba pensare alla salute perché a Natale il palato è contento, ma si è sicuri che lo sia anche l’organismo?

1° regola. Mantenere attivo il corpo grazie al MOVIMENTO significa avere un METABOLISMO efficiente, in grado di bruciare le calorie in sovrappiù, eliminare le tossine e abbassare il colesterolo “cattivo”.

La muscolatura, se allenata con costanza, ha bisogno di essere nutrita e questa richiesta provoca un innalzamento della disponibilità di calorie giornaliere. Così, aumentare il dispendio energetico attraverso l’ ATTIVITÀ FISICA è un compenso essenziale per tenere il metabolismo basale sempre attivo e sedere a tavola senza grossi sacrifici.

Pur facendo attenzione alla qualità del cibo, alla genuinità dei piatti e al bilanciamento dei nutrienti, i pasti delle feste sono purtroppo ricchi di grassi e zuccheri, sapidi e meglio conditi rispetto a quelli normali.

Si assumono in media il 30% di grassi saturi in più di quanto è consigliato e durante le Feste la dose, oltre a quella del colesterolo, può aumentare.movimento_7_24_2016

La prima reazione dell’organismo ad un apporto maggiore di cibo e bevande è la RITENZIONE dei LIQUIDI INTERSTIZIALI. Sodio e glucosio si concentrano nel sangue insieme agli altri nutrienti al punto da favorire l’aumento della pressione osmotica e del volume plasmatico. Così, con un volume del plasma sanguigno e dei liquidi presenti nei tessuti superiore rispetto agli altri momenti dell’anno, il peso corporeo sale. L’aumento del peso non deve preoccupare, ma solo allertare. (L’analisi con la bioimpedeziometria- BIA rivela dati e valori precisi). Nell’arco di qualche giorno quel chilo/due se ne va fisiologicamente a meno che si continui a eccedere con le quantità.

2° regola. Essere costanti nel praticare attività fisica dovunque ci si trovi e più che mai in questo particolare momento dell’anno. Un concentrato di Feste, eventi, scambi, incontri, condivisioni attorno a un tavolo imbandito come nel periodo di dicembre-gennaio deve far riflettere. L’accumulo di calorie e di tossine che ne deriva è il motivo principale per dare CONTINUITÀ e REGOLARITÀ alla pratica della propria ATTIVITÀ FISICA.

L’ ATTIVITÀ FISICA prima delle feste mantiene il METABOLISMO ATTIVO;

l’ ATTIVITÀ FISICA durante le feste aiuta a eliminare la ritenzione dei liquidi;

l’ ATTIVITÀ FISICA dopo le feste consente il consumo e lo smaltimento di CALORIE e TOSSINE in eccesso.


movimento_3_24_2016Ricordati che non si ingrassa tra Natale e Capodanno, ma fra Capodanno e Natale”
(
Anonimo)

Aggiungere un’uscita, allungare le sedute di ATTIVITÀ FISICA contribuisce, oltre ad accelerare il METABOLISMO per bruciare di più, anche per fare più attenzione a ciò che si ingurgita e non lasciarsi portare ad esagerare.

Freddo, mal tempo e buio già nel pomeriggio, poi, non devono scoraggiare.

Queste sono condizioni che, stimolando energicamente l’organismo, consentono di dissipare, come un bruciatore, un maggior numero di calorie.

Se ci si trova in vacanza in questo periodo, non ha valore l’ alibi di rilassarsi e basta, di mangiare, farsi coccolare alle Terme, ad esempio e non MUOVERSI affatto.

Avere qualche giorno di pausa dal lavoro a Natale può essere invece una buona occasione per praticare qualche ATTIVITÀ FISICA diversa. Senza gli orari lavorativi a cui sottostare, probabilmente si è in grado di allungare un po’ la durata dell’ ATTIVITA’ FISICA in questione, magari all’aria aperta o di intraprendere qualcosa di nuovo favorendo così un aumento del dispendio energetico.

Chi pratica abitualmente ATTIVITÀ FISICA, può dedicarsi in questo periodo ad allenamenti meno intensi ma più lunghi del solito, purchè tra i 30-60 minuti minimo, al giorno.

3° regola. Moderazione. Questa regola vale sia per ciò che si butta giù tra assaggi, buoni piatti e bicchieri, sia per l’ ATTIVITÀ FISICA praticata nell’illusione di ottenere prima possibile i risultati desiderati (magari sudando esageratamente sotto tessuti che non traspirano!) o nel correre semplicemente ai ripari!

Moderazione significa limitare le porzioni, non toccare grissini e pane durante i pasti, alternaremovimento_1_24_2016 un bicchiere di acqua a uno di vino (l’alcool è zucchero e ha calorie!), scegliere il panettone anziché il pandoro che contiene troppi grassi e calorie e così via.

Dovendo mangiare, inoltre, meglio preferire solo ciò che piace veramente, non fare il bis e masticare lentamente per assaporare a lungo il piacere.

Secondo recenti statistiche le Festività natalizie portano nel 68% degli italiani dai 2 ai 3 kg di media, in più. Chi è già in sovrappeso corre un grosso rischio se cede a tutte le tentazioni gastronomiche. Si sa che prevenire è meglio di curare…

4° regola. Prevenire e arrivare preparati alle Feste.

Ciò vuol dire:

seguire un regime alimentare un po’ austero già dal mese di novembre dove verdura e legumi abbondano, dove i carboidrati si limitano a porzioni da 70-80 gr al giorno e non di più;

seguire una dieta DETOX un paio di settimane prima del Natale per pulire l’organismo;

ridurre l’apporto calorico dei pasti prima e immediatamente dopo le inevitabili abbuffate delle date importanti. Soprattutto dopo, perché lo stomaco si è dilatato e si fa fatica a ridurre le quantità risultando insaziabili. Allora, con qualche sana rinuncia, con modesti pasti composti da verdure, zuppe di legumi, pesce, frutta e tanta acqua, ci si riempie di fibre e ci si sazia.

Il consiglio è di ripristinare il peso per recuperare la composizione corporea iniziale. Ciò significa un calo ponderale tra i 2 e i 3 Kg. massimo nell’arco di un mese.

Ciò che comunemente accade è che si sottovaluta il numero delle calorie contenute nelle prelibatezze natalizie, nelle salse, nei dolci, negli intingoli e si sovrastima il consumo di calorie giornaliero anche quando non ci si dedica all’ ATTIVITÀ FISICA!movimento_8_24_2016

Ecco allora come accade che si metta su peso per una non corretta valutazione o semplicemente per una mancata informazione.

Quanto ESERCIZIO FISICO fare per bruciare ciò che si mangia dipende dalla  struttura fisica ovvero dal peso e dall’altezza, dell’essere donna o uomo, dal volere perdere peso corporeo, dall’avere una qualità di vita migliore e da molti altri fattori.

Farsi guidare da un bravo Coach, un Personal Trainer per un programma movimento_2_24_2016personalizzato ed esclusivo allo scopo di raggiungere l’obiettivo desiderato, è quanto di meglio ci si possa regalare a Natale.

Lavorare sul proprio fisico significa anche dare alle Festività un significato meno consumistico e più rivolto al bene verso di sé, alla SALUTE, allo STARE BENE.

Se Natale è una ri-nascita

Buone Feste a tutti!

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