CORONAVIRUS: PERCHÉ MUOVERSI DI PIÙ A CASA

Le misure preventive contro il coronavirus, che vanno scrupolosamente osservate, non favoriscono la libera pratica di attività fisica se non in ambito domestico. E il prolungarsi del tempo da trascorrere in casa aumenta il rischio di incorrere in comportamenti sedentari e di inattività. Ma le attuali disposizioni ufficiali che restringono il “muoversi” della popolazione non significano necessariamente che l’attività fisica debba essere ridotta rinviata o addirittura trascurata e nemmeno sottovalutata da coloro che per anzianità, abitudine o scarsa consapevolezza l’hanno sempre esclusa.

Limitare l’inattività piuttosto che tormentarsi di non riuscire a organizzare una seduta di attività fisica nel salotto di casa perché le priorità e le distrazioni sono comunque tante, è l’azione più importante, oggi.

Il bisogno di fare o mantenere una regolare attività fisica quotidiana mentre ci difendiamo dal coronavirus è fisiologico e salutare, ma non siamo in molti a sentire forte questa necessità.

Eppure si trova scritto ovunque che chi fa attività fisica con costanza si ammala meno e ha un sistema immunitario efficiente che protegge dal contagio (leggi anche “L’ ATTIVITÀ FISICA COMBATTE I VIRUS), che muoversi è un modello di comportamento che esiste in natura e che aiuta a riformulare uno stile di vita più sano, ma spesso non ci tocca da vicino. 

Ogni giorno prendiamo decisioni, come quella di fare o non fare un po’ di attività fisica al giorno, in base a ciò che pensiamo di sapere e in base a ciò che ci insegnano sul web, ma questo può non bastare per dare continuità. Conoscere invece il perché muoversi quotidianamente e non soltanto per sgranchirsi un po’ o per intrattenersi nel lungo tempo trascorso a casa, può agevolarci a comprendere il valore. Scoprire il perché, cogliere la ragione per cui muoversi in casa è vitale, ci permette di dare il giusto senso e la giusta importanza a ciò che si fa. Un po’ come sentirlo più a livello viscerale, di pancia, d’istinto e farlo con maggior naturalezza.

Farlo non solo “perché lo dicono gli altri”, ma perché lo sentiamo, perché ci crediamo. Partire dal perché praticare dell’attività fisica in casa quotidianamente aiuta ad essere motivati, aiuta a prendere la decisione di farlo anche se costa e a riconoscere che non farlo porta fuori strada. Ecco il perché.

Un corpo troppo fermo come il nostro ora, chiuso in casa e meno attivo perché limitato anche negli spostamenti, non favorisce lo scorrimento della linfa e contribuisce alla congestione del sistema linfatico e alla sopravvivenza degli elementi patogeni virali. Anche il coronavirus, dunque?

La linfa, molto simile al plasma sanguigno, è un liquido chiaro che contiene globuli bianchi, ossigeno, proteine, sostanze nutrienti indispensabili ai vari tessuti dell’organismo, ma trasporta anche sostanze estranee come batteri e virus (soprattutto quando ha un pH acido che diventa un ambiente ideale per la proliferazione di questi elementi patogeni esterni!), anidride carbonica, cellule danneggiate, cellule morte e cellule tumorali che devono essere eliminati. 

La linfa circola lungo l’intera rete di vasi linfatici (leggi anche “MUOVERSI PER … FAR CIRCOLARE) in tutto l’organismo e, presente pure negli spazi interstiziali tra cellula e cellula, veicola nutrimento ed elimina le sostanze di rifiuto. Queste ultime vengono filtrate e distrutte nei linfonodi, che rappresentano le stazioni del sistema linfatico in cui i globuli bianchi interagiscono tra loro e con gli antigeni, prima che la linfa si versi nel sistema sanguigno venoso e da qui agli organi di depurazione come polmoni, reni, fegato, ecc.

La linfa raccoglie pertanto i rifiuti e gli elementi estranei di ogni cellula in tutto l’organismo, ma, non avendo un organo di spinta, di pompa come il cuore con il sangue, circola molto lentamente. Fisiologicamente la linfa tende a scendere per gravità verso il basso e a depositarsi nei piedi, caviglie, gambe dando quella nota sensazione di gonfiore e pesantezza agli arti inferiori soprattutto quando si sta a lungo seduti o fermi in qualche posizione statica. Ma il problema non è il gonfiore quanto il rallentamento della funzione linfatica di spostare ed eliminare i rifiuti cellulari e gli agenti patogeni esterni. Con tutta quell’ ”immondizia addosso”, la linfa perde la sua alcalinità e misura un pH acido divenendo così un ambiente favorente la moltiplicazione di virus e batteri (leggi anche “UN CORPO ALCALINO CON L’ESERCIZIO FISICO”). 

Ciò che facilita la spinta della linfa nella sua rete di vasi e negli interstizi cellulari è l’azione della nostra muscolatura.

La muscolatura, infatti, contraendosi e distendendosi durante l’esecuzione di qualsiasi movimento, agisce come una “pompa” per la linfa. La spinta che la linfa riceve durante il lavoro muscolare, e in particolare quello degli arti inferiori, diventa vitale per il mantenimento della circolazione linfatica. E se la circolazione linfatica è attiva e continua, tutto il sistema linfatico si mantiene efficiente. Ma il sistema linfatico è una parte essenziale del nostro sistema immunitario (leggi anche “ATTIVITÀ FISICA E SISTEMA IMMUNITARIO) e collabora a difendere l’organismo da infezioni e contagi.

Per molti la linfa, il sistema linfatico, il loro legame con il sistema immunitario e le loro funzioni nel nostro organismo sono poco considerati così come la relazione tra attività fisica e la fisiologica difesa dai virus.

La contrazione di ogni nostro fascio muscolare “spreme” la linfa dal basso verso l’alto contro la forza di gravità e favorisce il suo naturale scorrimento lento. È interessante sapere che nelle persone inattive, sedentarie la circolazione linfatica può rallentare fino al 90%! Così, se la linfa scorre regolarmente perché drenata da una muscolatura attiva impegnata nelle esecuzione di movimenti ed esercizi fisici, anche le tossine, i virus e i batteri vengono eliminati più facilmente dall’organismo.

Gli esercizi fisici da compiere non devono prevedere sforzi particolari: esercizi di forza, flessibilità, controllo e resistenza per pochi minuti ogni volta che si è rimasti fermi o a lungo seduti ci aiutano a rendere la nostra vita più attiva.

Alternare l’inattività con l’attività oggi che siamo costretti a stare a lungo in casa può aiutare il nostro sistema immunitario a massimizzare la sua azione di difesa.

Ecco perché muoversi!


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#STARBENEACASA

Prigionieri di un ambiente domestico abbiamo tutti bisogno di muovere il corpo e non solo per una sgranchita, non basta.

Il prolungato stare in casa richiesto dalle imposizioni governative e sanitarie contro il coronavirus ha ridotto il movimento in genere e il raggio d’azione di ciascuno di noi così come la pratica di una sana attività fisica nei vari luoghi e secondo le modalità consuete. E se molti di noi, soprattutto quelli più allenati o abituati a fare dell’attività fisica hanno organizzato gli spazi casalinghi per eseguire la routine di esercizi scaricata dal web o inviata dal proprio personal trainer, tanti altri stanno ancora a chiedersi cosa fare e perché.

Praticare dell’attività fisica in casa oltre a muoversi facendo giardinaggio, i lavori domestici di pulizia e riordino, qualche passo di danza dalla cucina al bagno, serve a mantenere alto il livello di buona salute e a difendersi dal coronavirus. Perché un’efficace difesa parte dall’essere in salute e avere un sistema immunitario efficiente.

Il rischio che si corre col passare del tempo è che, dopo l’entusiasmo iniziale di fare seriamente dell’attività fisica in casa, si ricada in comportamenti più sedentari. Un altro rischio, avendo molto più tempo a disposizione da trascorrere  in casa, è quello di rinviare di fare l’attività fisica.

La gestione della nostra vita parte dal saper organizzare la giornata e le giornate che si ripeteranno uguali, le stesse per tutti, chiusi in casa

Allora cosa fare? 

Fissare una serie di appuntamenti giornalieri tra cui i brevi momenti di esercizio fisico può diventare una sana abitudine che deve essere poi ripetuta nell’arco della giornata ed dei giorni che verranno.

Ripetendo nel tempo la nostra sequenza di esercizi fisici che ha lo scopo di mantenere alto lo stato di salute, noi creiamo una regola, e se questa nuova regola continuiamo a ripeterla, allora diamo inizio alla dinamica della ritualità.

Perché il rituale ci aiuta a compiere più facilmente quei gesti importanti per la nostra salute. È il nostro cervello che ama la ritualità e desidera averne almeno una al giorno!

Così, se tra una mail inviata e un’altra, l’occhiata ad un video simpatico su whatsapp o ai fornelli oppure attendendo il download del film da vedere con la famiglia riusciamo a frammentare la sequenza di esercizi che vogliamo eseguire ogni giorno, non solo manteniamo lo slancio e la volontà di fare, ma stabiliamo la nostra routine e rispettiamo la nostra ritualità.

In questo momento così particolare che stiamo vivendo può non essere essenziale cosa si fa, quando e come si fa l’attività fisica in casa, ma che ci si muova ogni giorno un po’. L’abitudine al movimento che possiamo creare riveste la stessa importanza del lavarsi spesso le mani per evitare il contagio. Serve solo la volontà. 

Non dimentichiamo che chi rispetta il suo rituale di attività fisica ha difese immunitarie più efficienti di chi non si muove e, oltre ad avere una barriera contro infezioni e infiammazioni, è in grado di attenuare i sintomi di qualsiasi malattia virale a cui eventualmente si è esposto.

Non si tratta soltanto di muoversi perché siamo rimasti troppo fermi e quindi va da sé che ci si attivi, ma perché si mantiene così un buon metabolismo, un regolato ciclo sonno-veglia, una corretta regolazione ormonale, l’efficienza delle funzioni neurovegetative e, soprattutto, del sistema immunitarioMuoversi in casa, oggi, significa prevenire il contagio virale e lo sviluppo di molte malattie note (prevenzione primaria); inoltre, significa potenziare l’organismo e l’effetto di eventuali farmaci assunti riducendo la probabilità di riammalarsi (prevenzione secondaria). 

Il movimento è anche lo strumento più efficace che abbiamo a disposizione per ridurre i mediatori dello stress, per liberare le sostanze riequilibranti come dopamina, serotonina e energizzanti come le endorfine e ritrovare costantemente il proprio equilibrio interiore senza cadere nell’ansia o nella depressione. 

Oggi è più che mai di vitale importanza limitare l’inattività e, se le restrizioni sanitarie e governative hanno sconvolto la routine delle attività giornaliere e della vita di migliaia di persone, fare o mantenere una regolare attività fisica è una precauzione come lavarsi spesso le mani.

Un po’ di attività fisica è meglio di niente e “più” è meglio di “meno”!

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