LE 3 REGOLE PER UN NATALE IN MOVIMENTO

Quest’anno l’arrivo delle festività natalizie in piena pandemia da covid ci trova orientati e obbligati ad aggregarci di meno, a festeggiare un po’ sottotono e a non dedicarci troppo lo shopping.

Gli anni passati era facile in questo periodo abbandonare i buoni propositi di fare attenzione al cibo e di non sospendere l’attività fisica perché troppo impegnati in feste, bicchierate, convivi, pranzi e cene di lavoro.

Ma questo Natale festeggiamo mangiando e bevendo di meno? E ci riproponiamo di muoverci di più?

Qualunque sia il Natale che ci aspetta non deve preoccupare il piatto ipercalorico delle feste, i condimenti utilizzati, l’eccesso di zuccheri o di grassi, ma la mancanza di movimento, la frequente, scarsa motivazione ad attivarci un po’ di più e il conseguente ridotto consumo delle calorie accumulate.

A volte basta pianificare brevi momenti di esercizio fisico al giorno prima di abbandonare tutto rinviando l’impegno all’anno nuovo (leggi l’articolo del blog: “Da Domani Mi Muovo, il libro”).

Attivarci durante le festività non significa prevedere lunghe sessioni di esercizi o interminabili camminate che portano via molto tempo, ma quei 20-30 minuti di attività fisica in una sola volta o suddivisi in più momenti da pochi minuti durante la giornata in cui dedicare il corpo al movimento.

Ci sono 3 regole da conoscere per orientarci ad un Natale movimento!

1° regola. Mantenerci attivi dà l’avvio ad un metabolismo più accelerato ed efficiente, in grado di bruciare le calorie in sovrappiù, eliminare le tossine e abbassare il colesterolo “cattivo”. E, anche se il coinvolgimento a fare qualche esercizio fisico può essere davvero minimo purchè continuo, ogni giorno, ciò riduce il rischio di mettere su il chilo di troppo che non desideriamo, dà vigore ed energia al nostro corpo per affrontare meglio le giornate (e prepararci al nuovo anno che verrà!), elimina le tensioni, il nervosismo, lo stress e migliora l’umore.

La muscolatura, se allenata con costanza, ha bisogno di essere nutrita e questa richiesta provoca un innalzamento della disponibilità di calorie giornaliere. Così, aumentare il dispendio energetico attraverso l’attività fisica è un compenso essenziale per tenere il metabolismo basale sempre attivo e sedere a tavola senza grossi sacrifici.

Pur facendo attenzione alla qualità del cibo, alla genuinità dei piatti e al bilanciamento dei nutrienti, i pasti delle feste sono pur sempre più ricchi e più abbondanti rispetto il proprio fabbisogno soprattutto quando, pensando a muoverci, preferiamo il divano, la copertina in pile e un bel film…

La prima reazione che il nostro organismo sopporta ad un apporto calorico maggiore di cibo e bevande e all’inattività è la ritenzione dei liquidi interstiziali. Sodio e glucosio si concentrano nel sangue insieme agli altri nutrienti al punto da favorire l’aumento della pressione osmotica e del volume plasmatico. Così, con un volume del plasma sanguigno e dei liquidi presenti nei tessuti superiore rispetto agli altri momenti dell’anno, il peso corporeo sale. L’aumento del peso non deve preoccupare, ma solo allertare (l’analisi con la bioimpedeziometria – BIA rivela dati e valori precisi). Nell’arco di qualche giorno quel chilo/due se ne va fisiologicamente a meno che si continui a eccedere e a muoverci poco!

2° regola. Essere costanti nel praticare dell’attività fisica dovunque ci si trovi e più che mai in questo particolare periodo dell’anno. Un concentrato di festività tutte occasioni per mangiare e bere deve far riflettere: questo è il motivo per dare continuità e regolarità alla propria  attività fisica.

  • L’attività fisica prima delle feste mantiene il metabolismo attivo.
  • L’attività fisica durante le feste aiuta ad eliminare la ritenzione dei liquidi.
  • L’attività fisica dopo le feste consente il consumo e lo smaltimento di calorie e tossine in eccesso.

Aggiungere un’uscita, allungare le sedute di attività fisica contribuisce, oltre ad accelerare il metabolismo per bruciare di più, anche per fare più attenzione a ciò che si ingurgita e non lasciarsi portare ad esagerare.

Freddo, mal tempo e buio già nel pomeriggio, poi, non devono scoraggiare.

Queste sono condizioni che, stimolando energicamente l’organismo, consentono di dissipare, come un bruciatore, un maggior numero di calorie.

Avere qualche giorno di pausa dal lavoro a Natale o gestirci meglio lo smartworking può essere una buona occasione per praticare qualche attività fisica diversa. Senza gli orari lavorativi a cui sottostare, probabilmente si è in grado di allungare un po’ la durata dell’attività fisica in questione, magari all’aria aperta o di intraprendere qualcosa di nuovo favorendo così un aumento del dispendio energetico.

A chi piace la neve e a Natale non può sciare causa le disposizioni anticovid, non resta che utilizzare le ciaspole o racchette da neve oppure i ramponcini da applicare alle calzature per camminare nella neve lavorando sui pilastri della resistenza, della forza, dell’equilibrio e sull’agilità. Sulla neve si può anche riprendere lo slittino, a giocare costruendo pupazzi di neve oppure lanciandosi in una battaglia con le palle di neve per la gioia di adulti e bambini.

Chi pratica abitualmente attività fisica, può dedicarsi in questo periodo ad allenamenti meno intensi ma più lunghi del solito, purchè tra i 30-60 minuti minimo, al giorno.

3° regola. Moderazione. Questa regola vale sia per ciò che si butta giù tra assaggi, buoni piatti e bicchieri, sia per l’ attività fisica praticata nell’illusione di ottenere prima possibile i risultati desiderati (magari sudando esageratamente sotto tessuti che non traspirano!) o nel correre semplicemente ai ripari!

Moderazione significa limitare le porzioni, non toccare grissini e pane durante i pasti, alternare un bicchiere di acqua a uno di vino (l’alcool è zucchero e ha calorie!), scegliere il panettone anziché il pandoro che contiene troppi grassi e calorie e così via. Dovendo mangiare, inoltre, meglio preferire solo ciò che piace veramente, non fare il bis e masticare lentamente per assaporare a lungo il piacere.

Secondo recenti statistiche le festività natalizie portano nel 68% degli italiani dai 2 ai 3 kg di media, in più. Chi è già in sovrappeso corre un grosso rischio se cede a tutte le tentazioni gastronomiche. Si sa che prevenire è meglio di curare…

Farsi guidare da un bravo coach, un trainer oggi anche on-line per un programma personalizzato esclusivo considerando il peso, l’altezza la corporatura, l’età, l’essere uomo o donna, l’intensità di lavoro, ecc. può aiutarci a raggiungere l’obiettivo desiderato e a regalarci un Natale in salute.

E quando le palestre riaprono dopo questa lunga chiusura anticovid, impegniamoci per l’anno nuovo ad iscriverci per stare bene o continuare a stare meglio.

Buone feste!


1. RICEVI UN CONSULENZA GRATUITA DA ROBERTO TRAVAN PER MIGLIORARE IL TUO STATO DI SALUTE CON IL MOVIMENTO:

➡ Invia ora una mail a roberto.travan@alice.it – Oggetto: “Consulenza Gratuita”


2. RICEVI ALTRE NEWS SU SALUTE, ALIMENTAZIONE e MOVIMENTO GRATUITAMENTE:

ISCRIVITI QUI


3. SCOPRI I DUE LIBRI DI ROBERTO TRAVAN e segui i consigli per essere sempre in buona salute e alzare la tua difesa immunitaria grazie al MOVIMENTO:

Da Domani Mi Muovo – 1 – La Storia
“Questo libro aiuta davvero a pensare di dare un senso a ciò che si fa: non è la capacità tecnica decisiva o l’abilità, ma ciò che si chiede a se stessi.
Atleta o persona semplice che sia, oggi più che mai ciascuno deve sentirlo forte e perseguirlo con determinazione. Il movimento è una necessità.” – dalla prefazione di Deborah Compagnoni.
ACQUISTA IL LIBRO QUI

Da Domani Mi Muovo – 2 – L’Inizio
“Questo è un libro che riguarda tutti noi, sportivi e non. Fare movimento, fare esercizio fisico aiutano nella vita fino da quando, giovani, pratichiamo lo sport. Scegliere di continuare ci aiuta a sentirci giovani e a mantenerci in salute. Il corpo che abbiamo ci deve accompagnare per un lungo cammino ed il nostro compito è di mantenerlo sempre nelle migliori condizioni possibili.” – dalla prefazione di Alberto Tomba
➡  ACQUISTA IL LIBRO QUI


4.SCOPRI IL METODO “Da Domani mi Muovo” (GUARDA IL VIDEO)

Un video corso di 19 lezioni dove Roberto Travan ti accompagnerà in un percorso di cambiamento per migliorare la tua salute.
GUARDA ORA IL VIDEO

roberto-travan

COME COMBATTERE IL DIABETE CON L’ATTIVITÀ FISICA

Secondo alcuni studi epidemiologici si stima che nel 2035, a livello mondiale, arriveremo a 595 milioni di casi di diabete se non ci impegnamo ad informare al riguardo attraverso continue campagne educative.

Oggi tutti corriamo i rischi di un eccesso di zuccheri nella nostra alimentazione e viviamo in un ambiente definito dai nutrizionisti obesogeno.

AF diabete_3_10_2019È vero che lo zucchero, il cosiddetto glucosio è uno dei principali nutrienti delle cellule necessario a produrre energia per il funzionamento dell’intero organismo, ma il consumo di zucchero al giorno, secondo l’OMS, dovrebbe aggirarsi intorno ai soli 25 gr. cioè 5 cucchiaini compreso quello nascosto nelle bevande pronte da bere e nei cibi confezionati (una lattina di cola o aranciata ne contiene già 35 grammi!).

Il glucosio entra nelle nostre cellule grazie all’insulina, l’ormone regolatore dei livelli nel sangue, prodotto dal pancreas, ma quando lo zucchero è presente in quantità elevata (nel sangue il valore è espresso dalla glicemia che in questo caso si alza) il lavoro del pancreas diventa esagerato nella continua produzione di insulina. Lo sforzo eccessivo del pancreas, alla lunga, causa una resistenza all’insulina e spiana la strada al diabete.

Il diabete è la più comune tra le malattie metaboliche  e riguarda l’impossibilità dell’organismo di metabolizzare correttamente gli zuccheri (carboidrati, amidi, glucidi, fruttosio, ecc.) causa una produzione di insulina ridotta o inefficace nel fare entrare il glucosio nelle cellule.

Il diabete di tipo 2 è senza dubbio quello più conosciuto e più frequente: quasi il 90% dei diabetici, infatti, fa i conti con il diabete di tipo 2 che insorge in età adulta ed è caratterizzato da un malfunzionamento del pancreas principalmente a causa di abitudini alimentari scorrette e mancanza di movimento.AF diabete_8_10_2019

Sì, perchè l’inattività fisica è il primo fattore di rischio di sviluppare il diabete di tipo 2!

Ma c’è pure un diabete di tipo 1 insulino-dipendente che colpisce in età giovanile ed è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario distrugge le cellule del pancreas responsabili della secrezione e produzione di insulina. Altre forme di diabete riguardano quello gestazionale, frequente nelle donne in gravidanza e il diabete secondario a malattie che interessano il pancreas o ad alterazioni ormonali.

In tutti questi casi l’organismo non riesce a smaltire il glucosio nel sangue e, se per il diabete di tipo 1 c’è bisogno anche di un trattamento farmacologico a base di misurate dosi di insulina, per tutti gli altri basta davvero un’alimentazione bilanciata per mantenere sotto controllo il livello di zucchero nel sangue insieme ha un’attività fisica quotidiana.AF diabete_5_10_2019

Si sa che l’attività fisica è indispensabile per mantenere o migliorare la condizione generale di salute, ma per prevenire o gestire il diabete, diventa vitale.

Come può l’attività fisica agire sul diabete?

Prima di tutto muoversi influenza il metabolismo ovviamente tenendo presenti le caratteristiche di ciascun individuo, il tipo di attività fisica praticata, la sua intensità e la sua durata. I soggetti con diabete di tipo 2 sono di solito in sovrappeso o addirittura obesi, in particolar modo a livello addominale, sedentari e sono diventati diabetici perché, a causa del peso corporeo in più, hanno un fabbisogno aumentato di insulina la cui quantità prodotta non è adeguata.AF diabete_4_10_2019

I benefici dell’attività fisica sul metabolismo si evidenziano nella riduzione dei livelli dei trigliceridi e del colesterolo cattivo (Ldl) a vantaggio di quello buono (Hdl); con l’attività fisica si bruciano parte delle scorte di grasso e si favorisce la perdita di peso corporeo.

È molto utile sapere che, perdendo il 5% del proprio peso corporeo (soltanto con l’attività fisica e un piano alimentare adeguato) il diabete può essere gestito più efficacemente della terapia farmacologica! e che, per esempio, una pizza margherita ha bisogno di circa 100 minuti di camminata per essere consumata, che 3 cioccolatini hanno bisogno di 30 minuti, un piatto di pasta, 80-90 minuti di attività fisica, un bicchiere di vino, 20-25 minuti e una fetta di dolce, 120-130 minuti! Ma, più importante di ogni cosa, con l’attività fisica si consuma lo zucchero: il glucosio immagazzinato nel corpo, sempre disponibile e il glicogeno ovvero le numerose piccole cisterne di zucchero contenute nei muscoli e nel fegato. Con l’attività fisica dunque, si abbassa il livello di glicemia nel sangue e il fabbisogno di insulina si riduce favorendone un miglior utilizzo. Non solo: gli effetti dell’attività fisica si manifestano anche sulla capacità del fegato di utilizzare lo zucchero e in un considerevole aumento dell’energia fisica.

Allora, come e quanto muoversi?

AF diabete_2_10_2019Chi ha il diabete e decide di praticare dell’attività fisica o uno sport deve poter valutare le proprie capacità metaboliche e tenere conto che il suo approccio al movimento sarà diverso da quello di una persona non diabetica.

In generale, l’attività fisica di tipo aerobico, costante e regolare (in cui il glucosio viene utilizzato completamente in presenza di ossigeno e fornisce energia), fatta di movimenti ritmici e continui da parte dei grandi gruppi muscolari, con uno sforzo fisico prolungato nel tempo, di intensità leggero- moderata tanto da mantenere le pulsazioni cardiache costanti come camminare, pedalare, nuotare, correre lentamente o alcuni sport, è quella più indicata.

Trenta minuti al giorno per un totale di circa 3 ore alla settimana è la posologia giusta che rientra in un programma di prevenzione e, nel contempo, in un piano di trattamento del diabete come farmaco (Il movimento, nuovo farmaco) oltre che come stile di vita. La quantità minima di attività fisica non deve scendere sotto i 150 minuti a settimana distribuiti in 30 minuti per 5 giorni alla settimana per poter mantenere i livelli glicemici nei valori consentiti.

Picture of sporty people running on treadmill in gym

Picture of sporty people running on treadmill in gym

Così, una passeggiata quotidiana di minimo 30 minuti a passo sostenuto si traduce immediatamente in benefici sia per il diabete che per il pre-diabete, quella condizione ad elevato rischio di progressione verso l’iperglicemia, primo campanello d’allarme da non sottovalutare.

In caso di diabete di tipo 1, l’attività fisica non ha controindicazioni se il soggetto è in buon compenso glicemico e non ha complicazioni, ma non va improvvisata. La persona con diabete di tipo 1 deve fare però molta attenzione: i meccanismi metabolici delegati all’approvigionamento dell’energia muscolare sono alterati e durante l’attività fisica la glicemia può scendere in ipo o salire in iper.

Per un diabetico dunque è essenziale mantenere il controllo glicemico prima, durante, dopo l’attività fisica e sviluppare una particolare abilità nell’autogestirsi.

Syringe and medical drugs for diabetes, metabolic disease treatment

Iniziando con una lenta e regolare attività fisica e con la competenza di figure professionali come il diabetologo, il laureato in scienze motorie e il medico di base, il diabetico può contare sulla personalizzazione del suo allenamento, dell’assunzione di carboidrati e dell’uso di insulina.

L’attività fisica è di vitale importanza proprio come lo è un farmaco salva-vita e se nella cura del diabete si ricorre ai farmaci, è bene sapere che questi non sostituiscono in alcun modo l’esercizio fisico e un’alimentazione corretta perché sono in grado solo di integrarli.

Chi da tempo fa i conti con il diabete sa che muoversi, magari socializzando, aiuta a percepirsi persone con il diabete e non malati di diabete; sa che non deve vivere la vita come una condizione che pone restrizioni assolute togliendo la libertà.

È vero che il diabete va tenuto sempre sotto controllo, che la torta di compleanno, la brioche al bar o un buon bicchiere di vino alla fine si pagheranno, ma con una costante e regolare attività fisica ogni tanto ci si può sentire liberi di farlo.

La qualità della vita può cambiare se l’impegno a muoversi quotidianamente è rispettato. tapis-roulant_7_6_2019Infondo il diabete non è la condizione attraverso la quale si svolge l’esistenza di una persona e neppure un’ossessione, bensì uno dei tanti aspetti della vita che trova nell’attività fisica, nella volontà di praticarla organizzando il tempo e mantenendo una stabile motivazione, una decisiva soluzione.

Fonte:

  • SID Società Italiana di Diabetologia
  • American Diabetes Association (ADA) Standards of Medical Care in Diabetes – 2018 – rivista Diabetes Care

*Articolo coperto da Copyright.

1. RICEVI UN CONSULENZA GRATUITA DA ROBERTO TRAVAN PER MIGLIORARE IL TUO STATO DI SALUTE CON IL MOVIMENTO:

➡ Invia ora una mail a roberto.travan@alice.it – Oggetto: “Consulenza Gratuita”


2. RICEVI ALTRE NEWS SU SALUTE, ALIMENTAZIONE e MOVIMENTO GRATUITAMENTE:

ISCRIVITI QUI


3. SCOPRI I DUE LIBRI DI ROBERTO TRAVAN e segui i consigli per essere sempre in buona salute e alzare la tua difesa immunitaria grazie al MOVIMENTO:

Da Domani Mi Muovo – 1 – La Storia
“Questo libro aiuta davvero a pensare di dare un senso a ciò che si fa: non è la capacità tecnica decisiva o l’abilità, ma ciò che si chiede a se stessi.
Atleta o persona semplice che sia, oggi più che mai ciascuno deve sentirlo forte e perseguirlo con determinazione. Il movimento è una necessità.” – dalla prefazione di Deborah Compagnoni.
ACQUISTA IL LIBRO QUI

Da Domani Mi Muovo – 2 – L’Inizio
“Questo è un libro che riguarda tutti noi, sportivi e non. Fare movimento, fare esercizio fisico aiutano nella vita fino da quando, giovani, pratichiamo lo sport. Scegliere di continuare ci aiuta a sentirci giovani e a mantenerci in salute. Il corpo che abbiamo ci deve accompagnare per un lungo cammino ed il nostro compito è di mantenerlo sempre nelle migliori condizioni possibili.” – dalla prefazione di Alberto Tomba
➡  ACQUISTA IL LIBRO QUI


4.SCOPRI IL METODO “Da Domani mi Muovo” (GUARDA IL VIDEO)

Un video corso di 19 lezioni dove Roberto Travan ti accompagnerà in un percorso di cambiamento per migliorare la tua salute.
GUARDA ORA IL VIDEO

roberto-travan

NATALE IN SALUTE

Con l’arrivo delle FESTE i buoni propositi di continuare a MUOVERSI vengono spesso rinviati e la volontà si mette in disparte.

Natale in salute_7_14_2018L’ approccio generale al periodo delle Feste è, di base, poco conveniente: si giustifica con leggerezza una sospensione dell’ ATTIVITÀ FISICA in palestra, presumendo (e confidando!), nella chiusura della stessa durante tale periodo, si mostra un certo disinteresse verso un regolare regime alimentare semplicemente perché a Natale è difficile evitare di sgarrare e perché il tempo va dedicato agli acquisti, alla preparazione dei piatti delle feste, alle decorazioni e alle relazioni con amici e familiari.

Sembra che dagli inizi di dicembre a dopo l’Epifania il tempo si dilegui solo tra inviti a tavola, cene aziendali, bicchierate augurali tra amici, scambi gastronomici in famiglia, preparativi, shopping compulsivo, ghiotte trasgressioni (perché, in fondo, quel dolcetto e quegli avanzi mica li butterai via?), beati momenti a casa in pantofole o sotto il pile, davanti la tivù o il caminetto.

Se ci si sta preparando al Natale è importante pensare anche alla migliore forma fisica tenendo sempre pronta la tessera del Natale in salute_2_14_2018proprio club senza lasciare in un angolo le scarpe da ginnastica perché al momento non servono!

Ci sono alcune regole da seguire se si vuole continuare a parlare di SALUTE anche durante le feste. E, forse, è più che mai da dicembre che si debba pen
sare alla salute perché a Natale il palato è contento, ma si è sicuri che lo sia anche l’organismo?

1° regola. Mantenere attivo il corpo grazie al MOVIMENTO significa avere un METABOLISMO efficiente, in grado di bruciare le calorie in sovrappiù, eliminare le tossine e abbassare il colesterolo “cattivo”.

La muscolatura, se allenata con costanza, ha bisogno di essere nutrita e questa richiesta provoca un innalzamento della disponibilità di calorie giornaliere. Così, aumentare il dispendio energetico attraverso l’ ATTIVITÀ FISICA è un compenso essenziale per tenere il metabolismo basale sempre attivo e sedere a tavola senza grossi sacrifici.Natale in salute_6_14_2018

Pur facendo attenzione alla qualità del cibo, alla genuinità dei piatti e al bilanciamento dei nutrienti, i pasti delle feste sono purtroppo ricchi di grassi e zuccheri, sapidi e meglio conditi r
ispetto a quelli normali.

Si assumono in media il 30% di grassi saturi in più di quanto è consigliato e durante le Feste la dose, oltre a quella del colesterolo, può aumentare.

La prima reazione dell’organismo ad un apporto maggiore di cibo e bevande è la ritenzione dei liquidi interstiziali. Sodio e glucosio si concentrano nel sangue insieme agli altri nutrienti al punto da favorire l’aumento della pressione osmotica e del volume plasmatico. Così, con un volume del plasma sanguigno e dei liquidi presenti nei tessuti superiore rispetto agli altri momenti dell’anno, il peso corporeo sale.L’aumento del peso non deve preoccupare, ma solo allertare. (L’analisi con la bioimpedeziometria- BIA rivela dati e valori precisi). Nell’arco di qualche giorno quel chilo/due se ne va fisiologicamente a meno che si continui a eccedere con le quantità.

Santa Claus standing on scale

2° regola. Essere costanti nel praticare attività fisica dovunque ci si trovi e più che mai in questo particolare momento dell’anno. Un concentrato di Feste, eventi, scambi, incontri, condivisioni attorno a un tavolo imbandito come nel periodo di dicembre-gennaio deve far riflettere. L’accumulo di calorie e di tossine che ne deriva è il motivo principale per dare CONTINUITÀ e REGOLARITÀ alla pratica della propria ATTIVITÀ FISICA.

L’ ATTIVITÀ FISICA prima delle feste mantiene il METABOLISMO ATTIVO;

l’ ATTIVITÀ FISICA durante le feste aiuta a eliminare la ritenzione dei liquidi; l’ ATTIVITÀ FISICA dopo le festeconsente il consumo e lo smaltimentodi CALORIE e TOSSINE in eccesso.

Christmas tree made from measure tape

“Ricordati che non si ingrassa tra Natale e Capodanno, ma fra Capodanno e Natale” (Anonimo)

Aggiungere un’uscita, allungare le sedute di ATTIVITÀ FISICA contribuisce, oltre ad accelerare il METABOLISMO per bruciare di più, anche per fare più attenzione a ciò che si ingurgita e non lasciarsi portare ad esagerare.

Freddo, mal tempo e buio già nel pomeriggio, poi, non devono scoraggiare.

Queste sono condizioni che, stimolando energicamente l’organismo, consentono di dissipare, come un bruciatore, un maggior numero di calorie.

Se ci si trova in vacanza in questo periodo, non ha valore l’ alibi di rilassarsi e basta, di mangiare, farsi coccolare alle Terme, ad esempio e non MUOVERSI affatto.

Avere qualche giorno di pausa dal lavoro a Natale può essere invece una buona occasione per praticare qualche ATTIVITÀ FISICA diversa. Senza gli orari lavorativi a cui sottostare, probabilmente si è in grado di allungare un po’ la durata dell’attività fisica in questione, magari all’aria aperta o di intraprendere qualcosa di nuovo favorendo così u
n aumento del dispendio energetico.

Chi pratica abitualmente ATTIVITÀ FISICA, può dedicarsi in questo periodo ad allenamenti meno intensi ma più lunghi del solito, purchè tra i 30-60 minuti minimo, al giorno.

3° regola. Moderazione. Questa regola vale sia per ciò che si butta giù tra assaggi, buoni piatti e bicchieri, sia per l’ ATTIVITÀ FISICA praticata nell’illusione di ottenere prima possibile i risultati desiderati (magari sudando esageratamente sotto tessuti che non traspirano!) o nel correre semplicemente ai ripari!Natale in salute_5_14_2018

Moderazione significa limitare le porzioni, non toccare grissini e pane durante i pasti, alternare un bicchiere di acqua a uno di vino (l’alcool è zucchero e ha calorie!), scegliere il panettone anziché il pandoro che contiene troppi grassi e calorie e così via. Dovendo mangiare, inoltre, meglio preferire solo ciò che piace veramente, non fare il bis e masticare lentamente per assaporare a lungo il piacere.

Secondo recenti statistiche le Festività natalizie portano nel 68% degli italiani dai 2 ai 3 kg di media, in più. Chi è già in sovrappeso corre un grosso rischio se cede a tutte le tentazioni gastronomiche. Si sa che prevenire è meglio di curare…

4° regola. Prevenire e arrivare preparati alle Feste.

Ciò vuol dire: seguire un regime alimentare un po’ austero già dal mese di novembre dove verdura e legumi abbondano, dove i carboidrati si limitano a porzioni da 70-80 gr al giorno e non di più; seguire una dieta DETOX un paio di settimane prima del Natale per pulire l’organismo; ridurre l’apporto calorico dei pasti prima e immediatamente dopo le inevitabili abbuffate delle date importanti. Soprattutto dopo, perché lo stomaco si è dilatato e si fa fatica a ridurre le quantità risultando insaziabili. Allora, con qualche sana rinuncia, con modesti pasti composti da verdure, zuppe di legumi, pesce, frutta e tanta acqua, ci si riempie di fibre e ci si sazia.

Il consiglio è di ripristinare il peso per recuperare la composizione corporea iniziale. Ciò significa un calo ponderale tra i 2 e i 3 Kg. Massimo nell’arco di un mese.

Ciò che comunemente accade è che si sottovaluta il numero delle calorie contenute nelle prelibatezze natalizie, nelle salse, nei dolci, negli intingoli e si sovrastima il consumo di calorie giornaliero anche quando non ci si dedica all’ ATTIVITÀ FISICA!

Ecco allora come accade che si metta su peso per una non corretta valutazione o semplicemente per una mancata informazione.

foto_albo_13_2016Quanto ESERCIZIO FISICO fare per bruciare ciò che si mangia dipende dalla struttura fisica ovvero dal peso e dall’altezza, dell’essere donna o uomo, dal volere perdere peso corporeo, dall’avere una qualità di vita migliore e da molti altri fattori.

Farsi guidare da un bravo coach, un personal trainer per un programma personalizzato ed esclusivo allo scopo di raggiungere l’obiettivo desiderato, è quanto di meglio ci si possa regalare a Natale.

Lavorare sul proprio fisico significa anche dare alle Festività un significato meno consumistico e più rivolto al bene verso di sé, alla SALUTE, allo STARE BENE.

Se Natale è una ri-nascita

Buone Feste a tutti!

1. Scopri i due libri di Roberto Travan:

 “Da Domani Mi Muovo”

2. Scopri il metodo “Da Domani mi Muovo”, un video corso di 19 lezioni dove Roberto Travan ti accompagnerà in un percorso di cambiamento per migliorare la tua salute.

 Guarda ora il video introduttivo al corso

3. Iscriviti alla newsletter mensile con news su salute, alimentazione e movimento:

 Registrati alla newsletter

roberto-travan

ALKAENERGY UN PROTOCOLLO PER AUMENTARE L’ENERGIA FISICA

Essere pieni di energia e in salute a tutte le età dovrebbe essere una condizione naturale e abituale per tutti. Far fronte ogni giorno ai ritmi e alla complessità della vita presuppone un carico di energia che invece si rivela ridotto o addirittura nullo, ad esclusione dei bambini.Alkaenergy_5_12_2017

La vita chiede risultati che dipendono dalla qualità delle proprie azioni e le azioni a loro volta, dipendono dall’energia che si ha dentro.

Alti livelli di energia corrispondono a una maggiore velocità, resistenza, forza, motivazione, determinazione, leadership, coraggio, salute, entusiasmo, positività. Al contrario, livelli bassi di energia  si legano a stanchezza,Businessman napping at desk in office pigrizia, insicurezza, paura, procrastinazione, sfiducia, disturbi fisici e malattie, depressione.

Ma da dove ricava questa energia l’organismo umano per soddisfare tutti i bisogni quotidiani?

Si continua a pensare che l’energia che il corpo riceve e produce per svolgere tutte le funzioni derivi necessariamente dall’aria (ossigeno, respirazione),  dalla luce solare, dall’acqua, dai nutrienti, dal movimento fisico, dal riposo, dall’atteggiamento proattivo,  dall’aspetto emotivo.

Tutto giusto, però non basta.

Alkaenergy_2_12_2017È vero che come tutte le macchine e i  motori,  il corpo umano necessita di carburante che, attraverso il metabolismo, trasformi in elettricità la chimica degli elementi.

Ma non è sufficiente sapere qual è la qualità del carburante che si butta giù per avere energia se non si considera la pulizia dell’intero sistema da scorie, tossine e prodotti di scarto.

Già, perché per funzionare,  la macchina – corpo  ha bisogno di un’accurata, continua pulizia delle sue parti, dei suoi filtri, dei suoi condotti, delle sue componenti.

Fresh motor oil

  • Ci si metterebbe in viaggio guidando un’automobile con il carburatore sporco, la batteria scarica e il livello dell’olio basso?
  • Ci si fiderebbe a tenerla in strada ad una velocità elevata confidando nelle sue buone prestazioni?

Il corpo funziona proprio così, ovvero male, a fatica quando è pieno di prodotti di rifiuto, quando è intossicato, infiammato, in uno stato cosiddetto di acidosi.

Il presupposto di un corpo pulito, disintossicato, in una parola, meno acido è già il presupposto di una buona forma fisica e di grande energia.

Alkaenergy_3_12_2017Al contrario, un corpo che non si libera dei suoi rifiuti, che lascia all’interno del suo intestino, glutine, aflatossine, muffe, batteri, muco, metalli, che raccoglie sottopelle, nel derma, acidi leggeri, che vive con i suoi 10 –  12 litri di linfa (il sistema linfatico ha il compito di rimuovere le scorie, i residui metabolici dalle cellule portando ad esse nutrimento) con PH acido,  può solo rallentare il ritmo mostrando affaticamento, disturbi e malattie.

Abitualmente si ripiega su una corretta alimentazione, un’abbondante idratazione, una certa quantità di movimento, in una parola uno stile di vita sano. E questo può dare tanto, ma non è tutto.

Aumentare la propria energia e la resistenza quotidiana  fino al 30% ricorrendo a semplici alimenti e elementi naturali in quantità personalizzate e dal grande significato chimico senza stravolgere il proprio stile di vita, oggi è possibile e io l’ho sperimentato da tempo.

Alkaenergy_6_12_2017Il protocollo Alkaenergy che seguo e raccomando è un sistema di semplice utilizzo che segue il binario della disintossicazione da un lato e quello del corretto apporto nutrizionale al proprio organismo dall’altro.

Il modo efficace, veloce e naturale di favorire un incremento sorprendente di energia rende il protocollo Alkaenergy sicuro e misurabile.

Seguire il protocollo Alkaenergy nella vita quotidiana  significa assumere alimenti e elementi naturali in sequenze che attivano chimicamente l’organismo rendendolo più ossigenato, più alcalino e al contempo più energetico.  Diversamente dai protocolli nutrizionali basati sul calcolo del fabbisogno calorico, Alkaenergy  sposta l’attenzione sul calcolo del fabbisogno elettrico –  alcalino  considerando i chilowatt  e l’equilibrio del PH  necessari a muovere, a far vivere bene e a lungo un corpo umano.

Così,

  • incrementando fino al 30% l’energia e la resistenza,Alkaenergy_4_12_2017
  • portando fino al 10% il risparmio metabolico energetico,
  • riducendo fino al 10% la massa grassa
  • aumentando fino al 10% la massa magra e la densità ossea,

il protocollo Alkaenergy aiuta  imprenditori, manager, sportivi e chiunque lo ricerchi ad avere prestazioni migliori, ridotti tempi di recupero dalla fatica,  tanta vitalità e salute.

Per me che da imprenditore nell’ambito della salute e da Personal Coach mi impegno ogni giorno con persone che si sentono stanche per pensare di dare continuità all’esercizio fisico e di stare bene, Alkaenergy mi ha aiutato a credere che ritrovare l’energia vitale si può.

 Informati sul Protocollo Alkaenergy

1. Scopri i due libri di Roberto Travan:

 “Da Domani Mi Muovo”

2. Scopri il metodo “Da Domani mi Muovo”, un video corso di 19 lezioni dove Roberto Travan ti accompagnerà in un percorso di cambiamento per migliorare la tua salute.

 Guarda ora il video introduttivo al corso

3. Iscriviti alla newsletter mensile con news su salute, alimentazione e movimento:

 Registrati alla newsletter

roberto-travan

 

ADOLESCENTI E CIBO

Inutile negarlo: ai giovani piacciono le patatine fritte, i panini caldi, gli snack, le bevande dolci gassate, gli hamburger, i wurstel, i fritti in genere, i gelati.

Varie motivazioni spingono i ragazzi a consumarne: sono gustosi e appetitosi, economici, sempre pronti e disponibili, appaganti, sono distribuiti in contesti che aggregano e fidelizzano.Adolescenti e cibo6_4_2017

Ma il cibo dei ragazzi ha un elevato indice calorico perché ricco di grassi, zuccheri e glucidi raffinati, sale, ha inoltre uno scarso valore nutrizionale ed è povero di vitamine, fibre, antiossidanti, oligoelementi, minerali.

Cosa preferiscono gli adolescenti? La pizza è al top nei momenti di condivisione con gli amici.

Le abitudini degli adolescenti italiani a tavola variano a seconda dell’ambiente familiare, del vivere in città o meno, a seconda della scuola, ecc…  Se prediligono la pizza, non sono molto interessati ai piatti stranieri tranne quelli orientali o mediorientali.

Le abitudini alimentari dei ragazzi si orientano sul gusto dei cibi, sulla ricompensa e il godimento che ne traggono, sull’indipendenza dalle consuetudini familiari e sull’autonomia di scelta.

Adolescenti e cibo_1_4_2017Ecco perché mangiare fuori casa con gli amici, prediligere il fast food e il take away oppure isolarsi davanti al computer o alla TV rappresentano per gli adolescenti il loro grado di libertà.

Il desiderio di indipendenza, di non sentir dire cosa fare o non fare, di ascoltare informazioni diverse ma non consigli, portano gli adolescenti ad agire di testa propria. Nello stesso tempo i ragazzi sono sensibili agli esempi in famiglia: il modo in cui gli adulti si alimentano, soprattutto i genitori, le regole familiari sane, la differenza tra cibi abituali e occasionali, la scelta e la preparazione dei piatti  a casa possono aiutare gli adolescenti a scegliere consapevolmente.

 Il rapporto presentato da “Save the children” sugli stili di vita dei ragazzi italiani in 10 grandi città riporta che essi mangiano male, tendono ad ingrassare, fanno poca attività fisica. A volte saltano la colazione, mangiano poca frutta e verdura, poco pesce, pochi legumi, molti salumi e dolci, prevalentemente pane e pasta a pranzo e a cena. Seguono spesso il “fai da te” e la loro dieta è poco variata.

Da ricerche e indagini risulta chiaro che i ragazzi italiani abbiano consapevolezza e conoscenza riguardo l’alimentazione, ma nel quotidiano buona parte degli adolescenti italiani dichiara di mangiare ciò che piace di più e sempre gli stessi alimenti.

I ragazzi mangerebbero più uova, legumi e pesce, ma non trovandoli nel piatto, non li consumano abbastanza. E le famiglie non si preoccupano troppo di spingere su questi consumi.Adolescenti e cibo5_4_2017

Le abitudini alimentari degli adolescenti italiani hanno, in generale, tendenze poco sane.

Le soluzioni risiedono allora nell’educazione familiare e scolastica che promuovono una cultura alimentare più sana. Basterebbe limitare il consumo abituale di cibo spazzatura ad una volta alla settimana. Con un consumo saltuario si può non incidere sulla condizione di salute dei ragazzi. Inoltre, l’esempio dei genitori e la pratica di uno sport o dell’attività fisica in genere possono contribuire a migliorare le abitudini alimentari dei ragazzi così come favorire la scelta e il consumo di vegetali freschi, frutta, proteine a basso contenuto di acidi grassi saturi, alimenti integrali, noci e semi.

Adolscenti e cibo7_4_2017

Per aiutare i ragazzi a mangiare meno junk food bisogna intervenire sulla conoscenza. I ragazzi molto spesso non hanno la più pallida idea di quali siano gli alimenti sani e quelli meno. Non conoscere ciò che può nuocere alla salute o al peso corporeo porta a scegliere alimenti senza preoccupazioni, ignorandone le conseguenze.

*Articolo coperto da Copyright.

1. RICEVI UN CONSULENZA GRATUITA DA ROBERTO TRAVAN PER MIGLIORARE IL TUO STATO DI SALUTE CON IL MOVIMENTO:

➡ Invia ora una mail a roberto.travan@alice.it – Oggetto: “Consulenza Gratuita”


2. RICEVI ALTRE NEWS SU SALUTE, ALIMENTAZIONE e MOVIMENTO GRATUITAMENTE:

ISCRIVITI QUI


3. SCOPRI I DUE LIBRI DI ROBERTO TRAVAN e segui i consigli per essere sempre in buona salute e alzare la tua difesa immunitaria grazie al MOVIMENTO:

Da Domani Mi Muovo – 1 – La Storia
“Questo libro aiuta davvero a pensare di dare un senso a ciò che si fa: non è la capacità tecnica decisiva o l’abilità, ma ciò che si chiede a se stessi.
Atleta o persona semplice che sia, oggi più che mai ciascuno deve sentirlo forte e perseguirlo con determinazione. Il movimento è una necessità.” – dalla prefazione di Deborah Compagnoni.
ACQUISTA IL LIBRO QUI

Da Domani Mi Muovo – 2 – L’Inizio
“Questo è un libro che riguarda tutti noi, sportivi e non. Fare movimento, fare esercizio fisico aiutano nella vita fino da quando, giovani, pratichiamo lo sport. Scegliere di continuare ci aiuta a sentirci giovani e a mantenerci in salute. Il corpo che abbiamo ci deve accompagnare per un lungo cammino ed il nostro compito è di mantenerlo sempre nelle migliori condizioni possibili.” – dalla prefazione di Alberto Tomba
➡  ACQUISTA IL LIBRO QUI


4.SCOPRI IL METODO “Da Domani mi Muovo” (GUARDA IL VIDEO)

Un video corso di 19 lezioni dove Roberto Travan ti accompagnerà in un percorso di cambiamento per migliorare la tua salute.
GUARDA ORA IL VIDEO

roberto-travan

PERCHE’ MENO PROTEINE ANIMALI?

La parola proteina deriva dal greco proteios che significa “di primaria importanza”. Nel XIX secolo proteina era sinonimo di carne e per più di un secolo abbiamo sostenuto questa associazione.

Anche ai giorni nostri molti considerano le proteine legate ai cibi di origine animale. Il primo alimento che ci viene in mente quando pronunciamo la parola “proteina” di solito è “carne” perché è ancora forte la convinzione che carne e proteine siano la stessa cosa. Forse perché alla fine del XIX secolo, nella fase iniziale della nostra rivoluzione industriale, poiché avevamo più denaro, abbiamo iniziato a consumare più carne e più latticini. Erano diete ad elevato contenuto proteico animale e ricche di grassi che mostravano il livello del nostro benessere economico. Ma in seguito, con la seconda metà del XX secolo, gli studi sull’alimentazione hanno cominciato a mettere in discussione questo genere di alimenti. Gli scienziati hanno voluto liberarsi del pregiudizio culturale ancora saldamente affermato per cui una popolazione civilizzata mangiava proteine in abbondanza, chi era benestante mangiava carne e una popolazione povera si nutriva di cibi di origine prevalentemente vegetale come il pane e le patate.

Le indagini scientifiche continuano a rivelare la correlazione tra consumo di alimenti di origine animale e aumento del livello di colesterolo nel sangue mentre le sostanze nutritive derivanti dai cibi di origine vegetale non contengono colesterolo e contribuiscono in vari modi ad abbassarne la quantità prodotta dal corpo.

Scegliere una dieta ad elevato contenuto di proteine e grassi animali porta a un deposito di grasso corporeo tra le fibre muscolari e nei punti più ovvi come l’addome, la zona intorno al viso o alle cosce, il fondoschiena. Nessuno desidera essere in sovrappeso perché vuol dire fare a meno di molte delle cose piacevoli della vita, eppure un numero sempre maggiore di persone lo è.

Alimentazione_prot_animal_veg1_14_2016

 

La causa, pertanto, sta infilzata nella nostra forchetta. Soprattutto oggi che l’abitudine americana di nutrirsi soprattutto di hot dog, hamburger e patatine fritte sta diventando pure italiana.

C’è un’altra ragione per cui ridurre il consumo di proteine animali. Le proteine animali, al contrario di quelle vegetali, rendono l’organismo acido: ciò significa che il PH dei nostri tessuti e del nostro sangue diventa meno alcalino. L’organismo però inizia a reagire perché non gradisce questo ambiente acido. Per neutralizzare l’acidità, esso utilizza il calcio contenuto nelle ossa le quali, a lungo andare, si indeboliscono per la perdita. Così, se le proteine animali ingerite aumentano l’acido metabolico e tolgono del calcio alle ossa, questo finisce nelle urine rendendo fragile la struttura ossea.

E poi che dire della quantità di antiossidanti, di fibre e di minerali contenuta nei cibi di origine vegetale rispetto a quella nei cibi di origine animale…Alimentazione_prot_animal_veg6_14_2016

Gli antiossidanti sono una varietà di sostanze chimiche, alcune dette carotenoidi, presenti quasi esclusivamente nelle piante, nelle verdure, nella frutta e sono solitamente colorati. Dal giallo della zucca, al rosso nei pomodori, all’arancione nelle arance oppure incolori come l’acido ascorbico (vitamina C) e la vitamina E, gli antiossidanti ci proteggono dai radicali liberi.

I radicali liberi agiscono in un quadro di danneggiamento indesiderato quando ci esponiamo ai raggi del sole in maniera inadeguata o a certe sostanze inquinanti o a causa di un apporto nutritivo mal bilanciato. I radicali liberi sono molto pericolosi perché irrigidiscono i nostri tessuti e li limitano nelle loro funzioni. Accelerano il processo di invecchiamento. Pertanto favoriscono quei processi che provocano la cataratta, ad esempio, l’indurimento delle arterie, l’enfisema, l’artrite, il tumore e tutti quei disturbi che diventano frequenti con l’avanzare dell’età.

Noi non produciamo antiossidanti; fortunatamente però li troviamo disponibili nei vegetali. Basta mangiare frutta e verdura intera, cereali integrali che sono i cibi più sani che si possano consumare.

Alimentazione_prot_animal_veg2_14_2016
Le fibre contenute esclusivamente negli alimenti di origine vegetale anche se non vengono digerite sono vitali per la salute. Le fibre estraggono l’acqua dal corpo e la convogliano nell’intestino facendolo rimanere in funzione. Inoltre, catturano pure quelle sostanze chimiche che transitano nell’intestino e che potrebbero risultare pericolose e cancerogene.

Le fibre alimentari sono composte soprattutto da molecole di carboidrati, non hanno calorie, contribuiscono a creare un senso di sazietà, placano l’appetito e diluiscono la densità calorica delle nostre diete. In questo modo soddisfano la fame riducendo il consumo di calorie ingerite.

Consumare alimenti allo stato naturale, non raffinati e non trattati, significa ingerire abbondanti dosi di vitamine, minerali ed energia accessibile.

All’estremità opposte ci sono i cibi, soprattutto carboidrati, altamente raffinati e trattati ovvero gli amidi e gli zuccheri ottenuti dalle piante privandole meccanicamente degli strati esterni. Questi alimenti come lo zucchero raffinato, la farina bianca, il pane bianco, gli spuntini industriali quali i crackers, le barrette e le merendine, ecc., hanno perso la maggior parte delle vitamine, dei sali minerali, delle proteine e delle fibre della pianta e hanno un valore nutrizionale davvero minimo. Inoltre vengono assorbiti direttamente dall’organismo innalzando il tasso glicemico del sangue.

Alimentazione_prot_animal_veg8_14_2016

 

 

Lo diceva Ippocrate (460 – 377 a.C.), padre della medicina, che chi non conosce il cibo non può capire le malattie dell’uomo: i benefici ottenuti da una dieta ricca di cibi di origine vegetale sono molto più interessanti di quelli prodotti dai farmaci e dalla chirurgia nella pratica medica.

 

 

 

Le soluzioni efficaci e realizzabili ai problemi di salute si trovano nell’alimentazione: in fondo alimentarsi è uno dei nostri più intimi incontri con il mondo in cui viviamo. Mangiare è un processo in cui ciò che entra nel nostro corpo diventa parte di esso. Cambiare un pò il modo di mangiare significa veramente assumere il controllo della propria salute.

Alimentazione_prot_animal_veg7_14_2016

1. Scopri i due libri di Roberto Travan:

 “Da Domani Mi Muovo”

2. Scopri il metodo “Da Domani mi Muovo”, un video corso di 19 lezioni dove Roberto Travan ti accompagnerà in un percorso di cambiamento per migliorare la tua salute.

 Guarda ora il video introduttivo al corso

3. Iscriviti alla newsletter mensile con news su salute, alimentazione e movimento:

 Registrati alla newsletter

roberto-travan

PERCHE’ DETOX ?

Il successo travolgente delle diete alimentari, tra cui quella detox, nella società di massa nasconde un desiderio di rinuncia.

Un atto di rinuncia legato all’abbondanza, anzi, all’eccesso di offerta alimentare, ma anche un segno di responsabilità nei confronti della propria salute. L’abbondanza di cibo e la sregolatezza attuali comportano problemi di difficile soluzione. Il sovrappeso e l’obesità, l’infiammazione cronica, le intolleranze e le allergie sono condizioni di malessere che interessano gran parte della popolazione mondiale, fatta eccezione per i paesi sottosviluppati; sono dati permanenti e socialmente diffusi.

Alimentazione_Detox_Cascata_9_2016I modelli di produzione e di consumo che hanno caratterizzato la lunga storia dell’alimentazione, hanno da sempre condizionato i nostri comportamenti quotidiani. Tra molte contraddizioni, le vicende del cibo sono giunte oggi alla consapevolezza, non ancora comune e unanime, però, che il troppo fa male e intossica.

L’idea del detox che esplode in America tra le molte star di Hollywood amanti della linea perfetta, trova oggi un grande seguito anche tra coloro che non militano negli ambienti vegetariani e vegani. Depurare e ridonare energia, con conseguenti benefici per tutto il corpo, è una pratica dalle origini molto antiche. Dall’India, dove la purificazione era un’abitudine regolare nell’ambito della medicina ayurvedica, alla Cina che, attraverso tecniche di depurazione secondo la medicina tradizionale, consigliava periodicamente uno sblocco dei canali energetici, all’antica Grecia e all’antica Roma con l’utilizzo di acque termali, da sempre, in definitiva, si è dato un senso alla disintossicazione.

La disintossicazione è un processo attraverso il quale i sottoprodotti del metabolismo, i radicali liberi, l’alcool, i cataboliti dei farmaci, i conservanti e gli additivi contenuti negli alimenti vengono neutralizzati ed eliminati.

Disintossicarsi è importante non solo per prendersi una pausa da un’alimentazione disordinata, dal cibo cattivo, ma pure da una serie di elementi disturbatori come lo smog e lo stress. Tutte le tossine accumulate contribuiscono ad una accelerazione dell’invecchiamento cutaneo e a un aumento, nella donna, della cellulite.Alimentazione_Detox4_9_2016

Spesso   si ritiene necessario disintossicarsi solo quando si manifestano chiari disturbi di salute, mentre diventa sempre più igienico mantenere l’organismo disintossicato per evitare che le tossine presenti portino all’insorgenza di malattie.

Ci sono molti programmi detox, a partire dal digiuno totale fino ai tre pasti al giorno, della durata di alcuni giorni fino ai nove e più, con una frequenza annuale variabile.

Il programma disintossicante non può essere classificato come una vera dieta, non può divenire un regime alimentare costante e non può essere prolungato per un periodo di tempo troppo lungo perché manca di molte sostanze nutritive necessarie.

Quali segnali indicano di ricorrere quanto prima ad un programma detox?

Quando manca la vitalità, c’è la tendenza ad una stanchezza costante, mal di testa, la pelle è priva di luminosità, quando ci sono difficoltà digestive, gonfiori, costipazioni, vecchi disturbi e dolori articolari si riacutizzano significa che l’organismo segnala un eccesso di tossine.

Il nostro organismo è in grado di smaltire le tossine prodotte fisiologicamente fino ad una certa quantità; oltre questa quantità e, causa gli effetti di una vita tendenzialmente sedentaria, il processo di eliminazione delle tossine rallenta e il lavoro da parte degli organi emuntori come fegato, reni, sistema linfatico, pelle diventa esagerato. Ecco allora che un programma detox fornisce un sostegno agli organi responsabili della pulizia del corpo grazie alla scelta di cibi che contengono acqua, fibre, vitamine e antiossidanti.

Un’alimentazione leggera e semplice a base di frutta, verdura, Alimentazione_Detox3_9_2016centrifugati, succhi, legumi, cereali integrali e riso basmati che rilasciano i glucidi senza far salire l’insulina, semi, frutta secca e tanta acqua è una modalità purificante e alcalina di nutrirsi in quei giorni. Le fibre contenute in questi alimenti stimolano l’intestino, facilitano l’eliminazione di grassi e acqua dal corpo. Vanno invece evitati tutti i cibi trattati, farina e zuccheri raffinati, quelli di origine animale come carne, pesce, formaggi e latticini, uova, le bevande alcoliche e il caffè. Per accelerare il processo di disintossicazione sono consigliati infusi e tisane a base di tarassaco, ortica e cardo mariano dalle proprietà antiossidanti e epatoprotettive.
L’irresistibile attrazione per l’eccesso e le sue conseguenze avevano spinto già lo specialista Henry Chenot a ideare un menù capace di attivare il meccanismo di depurazione. I benefici sono stati confermati: perdita di peso per eliminazione dei liquidi in eccesso, regolazione del transito intestinale, reidratazione della pelle, miglioramento della qualità del sonno e del riposo, incremento dei livelli di energia, vitalità e benessere.

Nel programma detox è richiesto impegno e consapevolezza: un rapporto cordiale e responsabile con il cibo è ancora da inventare.

*Articolo coperto da Copyright.

1. RICEVI UN CONSULENZA GRATUITA DA ROBERTO TRAVAN PER MIGLIORARE IL TUO STATO DI SALUTE CON IL MOVIMENTO:

➡ Invia ora una mail a roberto.travan@alice.it – Oggetto: “Consulenza Gratuita”


2. RICEVI ALTRE NEWS SU SALUTE, ALIMENTAZIONE e MOVIMENTO GRATUITAMENTE:

ISCRIVITI QUI


3. SCOPRI I DUE LIBRI DI ROBERTO TRAVAN e segui i consigli per essere sempre in buona salute e alzare la tua difesa immunitaria grazie al MOVIMENTO:

Da Domani Mi Muovo – 1 – La Storia
“Questo libro aiuta davvero a pensare di dare un senso a ciò che si fa: non è la capacità tecnica decisiva o l’abilità, ma ciò che si chiede a se stessi.
Atleta o persona semplice che sia, oggi più che mai ciascuno deve sentirlo forte e perseguirlo con determinazione. Il movimento è una necessità.” – dalla prefazione di Deborah Compagnoni.
ACQUISTA IL LIBRO QUI

Da Domani Mi Muovo – 2 – L’Inizio
“Questo è un libro che riguarda tutti noi, sportivi e non. Fare movimento, fare esercizio fisico aiutano nella vita fino da quando, giovani, pratichiamo lo sport. Scegliere di continuare ci aiuta a sentirci giovani e a mantenerci in salute. Il corpo che abbiamo ci deve accompagnare per un lungo cammino ed il nostro compito è di mantenerlo sempre nelle migliori condizioni possibili.” – dalla prefazione di Alberto Tomba
➡  ACQUISTA IL LIBRO QUI


4.SCOPRI IL METODO “Da Domani mi Muovo” (GUARDA IL VIDEO)

Un video corso di 19 lezioni dove Roberto Travan ti accompagnerà in un percorso di cambiamento per migliorare la tua salute.
GUARDA ORA IL VIDEO

roberto-travan

ACQUA E SALUTE

Il ruolo dell’acqua è determinante nel mantenere ottimale il nostro stato di salute sia a breve che a lungo termine.

L’acqua è il principale componente chimico del nostro corpo ed è presente nella percentuale del 60 % come costituente di un organismo umano e dell’ 80 % nel neonato. Ciò sta a significare l’importanza di questo elemento e l’importanza di assumerne giornalmente una quantità adeguata. Si consiglia infatti di bere generalmente circa 1 litro e mezzo al dì, mentre la scienza medica concorda su un consumo di 1200 – 2000 ml ovvero da 6 a 10 bicchieri di acqua al giorno in base a fattori quali l’età, il tipo di alimentazione (una percentuale variabile d’acqua è contenuta già negli alimenti), il clima e la latitudine in cui si vive, lo stile di vita, la massa corporea, ecc.

Chi pratica attività fisica ha sicuramente bisogno di una cospicua integrazione idrica. L’organismo sottoposto ad uno sforzo fisico perde inevitabilmente attraverso l’evaporazione e la sudorazione, necessarie per la termoregolazione, una certa quantità d’acqua. Una carenza d’acqua, infatti, non è ben tollerata dall’organismo in quanto comporta il rischio di crampi muscolari e di una riduzione della prestazione sportiva.

L’acqua è il fluido attraverso il quale il nostro corpo elimina i prodotti di rifiuto, le scorie e le tossine; lubrificando dà consistenza al contenuto intestinale e favorisce una quotidiana pulizia; idrata tutti i tessuti che, come la pelle, i muscoli, le cartilagini necessitano di mantenersi elastici e compatti.

Il rapporto tra la quantità di acqua assunta (le entrate) grazie allo stimolo della sete e quella eliminata (le uscite) attraverso la traspirazione, la sudorazione, la respirazione, la regolazione della temperatura corporea e la produzione di urina, deve essere in equilibrio.

L’organismo risente pesantemente delle variazioni, seppur lievi, della quantità di liquidi e della composizione dei fluidi. Ecco perché è necessario bere con regolarità e saper scegliere il tipo di acqua.

Imparare a riconoscerne le caratteristiche fisiche e chimiche come il PH, il contenuto di sodio, il residuo fisso leggendo l’etichetta, diventa fondamentale per il proprio benessere e il gusto individuale.

Ci sono acque a basso contenuto di sali, più o meno ricche di minerali, acide o alcaline. Le acque povere di minerali cioè con un residuo fisso inferiore ai 50 milligrammi per litro sono indicate a coloro che tendono ad avere la pressione alta o i calcoli renali, ad esempio, perché favoriscono la diuresi; queste acque sono ideali in cucina per la preparazione di risotti e zuppe o per le bevande come il thè, gli infusi, le tisane. L’acqua a basso contenuto di sodio è ideale per combattere i problemi di edema e gonfiori legati alla ritenzione idrica perché è altamente depurativa.

Bere, dunque, fa bene alla salute. Magari un abbondante sorso ogni mezz’ora circa piuttosto che una quantità elevata in un colpo solo. La frequenza del consumo d’acqua per un corretto bilancio idrico è determinante tanto quanto il dosaggio giornaliero (vedi le linee guida della Società Italiana di Nutrizione Umana che consigliano l’assunzione di un millilitro di acqua per chilocaloria consumata).

Se le urine sono di colore giallo acceso significa che l’idratazione non è sufficiente: il mio consiglio è di berne un po’ ogni volta che si fa pipì così da reidratare adeguatamente l’organismo. E che dire di bere un bel bicchiere a digiuno al mattino appena alzati? Quell’acqua favorisce l’eliminazione delle tossine prodotte durante la notte grazie alla diuresi e, pure, come un peso che scende lungo l’apparato digerente, spinge la massa fecale.

La disintossicazione inizia con l’acqua così come la nostra giornata comincia con la regola sana e igienica di berne un po’ sin dal risveglio.

Alimentazione_Acqua_6_2016

*Articolo coperto da Copyright.

1. RICEVI UN CONSULENZA GRATUITA DA ROBERTO TRAVAN PER MIGLIORARE IL TUO STATO DI SALUTE CON IL MOVIMENTO:

➡ Invia ora una mail a roberto.travan@alice.it – Oggetto: “Consulenza Gratuita”


2. RICEVI ALTRE NEWS SU SALUTE, ALIMENTAZIONE e MOVIMENTO GRATUITAMENTE:

ISCRIVITI QUI


3. SCOPRI I DUE LIBRI DI ROBERTO TRAVAN e segui i consigli per essere sempre in buona salute e alzare la tua difesa immunitaria grazie al MOVIMENTO:

Da Domani Mi Muovo – 1 – La Storia
“Questo libro aiuta davvero a pensare di dare un senso a ciò che si fa: non è la capacità tecnica decisiva o l’abilità, ma ciò che si chiede a se stessi.
Atleta o persona semplice che sia, oggi più che mai ciascuno deve sentirlo forte e perseguirlo con determinazione. Il movimento è una necessità.” – dalla prefazione di Deborah Compagnoni.
ACQUISTA IL LIBRO QUI

Da Domani Mi Muovo – 2 – L’Inizio
“Questo è un libro che riguarda tutti noi, sportivi e non. Fare movimento, fare esercizio fisico aiutano nella vita fino da quando, giovani, pratichiamo lo sport. Scegliere di continuare ci aiuta a sentirci giovani e a mantenerci in salute. Il corpo che abbiamo ci deve accompagnare per un lungo cammino ed il nostro compito è di mantenerlo sempre nelle migliori condizioni possibili.” – dalla prefazione di Alberto Tomba
➡  ACQUISTA IL LIBRO QUI


4.SCOPRI IL METODO “Da Domani mi Muovo” (GUARDA IL VIDEO)

Un video corso di 19 lezioni dove Roberto Travan ti accompagnerà in un percorso di cambiamento per migliorare la tua salute.
GUARDA ORA IL VIDEO

roberto-travan

ALIMENTAZIONE OGGI

“Non ci si può mantenere in salute basandosi soltanto sul tipo di alimentazione, ma a questa bisogna affiancare anche degli esercizi fisici”.Alimentazione_6_1_2016

Così scriveva Ippocrate ne Il regime già nella metà del IV secolo a. C. e nonostante la storia dell’uomo, dalle sue origini attraverso il Neolitico fino ai giorni nostri, abbia descritto la lenta evoluzione nel corso dei secoli delle abitudini alimentari, dei costumi e delle società, questa affermazione è più che mai attuale.


Alimentazione_5_1_2016L’alimentazione dell’umanità ha attraversato grandi fasi nei millenni sino ad oggi: da un paese all’altro, da una latitudine a un’altra, anche in funzione delle politiche e delle religioni, le modalità alimentari si sono susseguite enormemente diversificate. Ma il più grande, sconvolgente cambiamento si è prodotto soltanto a partire dalla metà del XX° secolo e con un impatto negativo nell’ambito della salute. In Italia, ad esempio il modello alimentare è evoluto andando da un consumo di tipo soprattutto “quantitativo” degli anni ’70 – ’80 verso un consumo orientato alla scelta “qualitativa”. Maggiore sensibilità, selettività e diversificazione nei comportamenti individuali, una crescente attenzione verso il valore dei cibi sani, legati al territorio e al suo rispetto, ricchi di tradizione culturale.

Tuttavia, nonostante questi segnali positivi, le nuove generazioni e una generale tendenza si muovono verso comportamenti alimentari e scelte tutt’altro che positivi.
Fattori di trasformazione sociale come:

  • la riduzione della preparazione dei pasti che si manifesta nella ricerca e nel consumo di alimenti ready to cook e ready to eat (in quest’ottica, la scelta alimentare privilegia quei prodotti adatti ad essere consumati istantaneamente rispetto agli alimenti freschi che necessitano di una preparazione);Diet and nutrition
  • lo stravolgimento della giornata alimentare non più ritmata, ma frantumata in molteplici occasioni di consumo istantaneo e sregolato di alimenti reperibili in ogni istante, in ogni stagione, ed in ogni situazione, spesso privi di qualità nutrizionale;
  • la diffusione dei pasti fuori casa che vede le aziende del settore della ristorazione delegate a proporre, abbinare e servire menù e porzioni stabilite favorendo così la passività dei fruitori rispetto al proprio modello di consumo, hanno distolto ciascuno dal rispettare un proprio stile alimentare.

Alimentazione_1_1_2016La diffusione di sovrappeso e obesità tra i più giovani è particolarmente preoccupante se si pensa alle future implicazioni socio sanitarie per il prevedibile incremento delle malattie metaboliche, cronico – degenerative connesse a questi problemi.

La spesa energetica giornaliera del nostro organismo continua a ridursi avvicinandosi sempre più al solo metabolismo basale (circa 700 – 800 cal) mentre i consumi alimentari restano quasi invariati o aumentano.
La sedentarietà spinge verso un drammatico rallentamento metabolico. Il risultato di questa tendenza è particolarmente rischioso per la salute.

*Articolo coperto da Copyright.

1. RICEVI UN CONSULENZA GRATUITA DA ROBERTO TRAVAN PER MIGLIORARE IL TUO STATO DI SALUTE CON IL MOVIMENTO:

➡ Invia ora una mail a roberto.travan@alice.it – Oggetto: “Consulenza Gratuita”


2. RICEVI ALTRE NEWS SU SALUTE, ALIMENTAZIONE e MOVIMENTO GRATUITAMENTE:

ISCRIVITI QUI


3. SCOPRI I DUE LIBRI DI ROBERTO TRAVAN e segui i consigli per essere sempre in buona salute e alzare la tua difesa immunitaria grazie al MOVIMENTO:

Da Domani Mi Muovo – 1 – La Storia
“Questo libro aiuta davvero a pensare di dare un senso a ciò che si fa: non è la capacità tecnica decisiva o l’abilità, ma ciò che si chiede a se stessi.
Atleta o persona semplice che sia, oggi più che mai ciascuno deve sentirlo forte e perseguirlo con determinazione. Il movimento è una necessità.” – dalla prefazione di Deborah Compagnoni.
ACQUISTA IL LIBRO QUI

Da Domani Mi Muovo – 2 – L’Inizio
“Questo è un libro che riguarda tutti noi, sportivi e non. Fare movimento, fare esercizio fisico aiutano nella vita fino da quando, giovani, pratichiamo lo sport. Scegliere di continuare ci aiuta a sentirci giovani e a mantenerci in salute. Il corpo che abbiamo ci deve accompagnare per un lungo cammino ed il nostro compito è di mantenerlo sempre nelle migliori condizioni possibili.” – dalla prefazione di Alberto Tomba
➡  ACQUISTA IL LIBRO QUI


4.SCOPRI IL METODO “Da Domani mi Muovo” (GUARDA IL VIDEO)

Un video corso di 19 lezioni dove Roberto Travan ti accompagnerà in un percorso di cambiamento per migliorare la tua salute.
GUARDA ORA IL VIDEO

roberto-travan