Piace a molti a primavera impegnarsi in un’attività stagionale come il giardinaggio, esposti alla luce e all’aria, la mente rilassata, tra il verde delle proprie piante. E piace ancor di più vedere o immaginare i risultati che seguiranno a quell’operosità in cui però si trascurano gli sforzi, la fatica, i piccoli o grandi disagi muscolari e articolari. Perché fare giardinaggio richiede resistenza nel tempo, adattamento a mantenere posizioni scomode, grande impegno muscolare e articolare, sollecitazioni intense e continue a schiena, cervicale, spalle, braccia, mani e ginocchia. Già 30-45 minuti di giardinaggio rappresentano un’attività fisica di intensità moderata, ma per diventarlo a tutti gli effetti, utile peraltro a mantenersi in forma, deve avere regole ben precise nella modalità di esecuzione e nella durata.
Già tra gli anni ‘90 i primi del 2000 un medico inglese, William Bird, proponeva l’attività agricola, denominata GreenGym, come nuova tendenza per fare sport nella natura e ottimizzare i benefici a vantaggio della salute. Niente più bilancieri o attrezzi da palestra, ma soltanto utensili da giardinaggio: ecco l’alternativa al comune senso di intendere un’altra forma di attività fisica.
In fondo i nostri progenitori, non molto tempo fa, provenivano da una realtà contadina molto diversa da quella urbana attuale. Niente di cui meravigliarsi a voler tornare a praticare ciò che era familiare…
Si arriva poi, nel 2014, all’ortoterapia o ortocultura terapeutica, diffusa ovunque, dopo i risultati ottenuti da studi scientifici che confermano oltre i benefici fisici anche quelli sullo stress. In definitiva, coltivare l’orto e curare il giardino, in una parola, giardinaggio, fa bene alla salute e alla forma fisica.
Il giardinaggio è un’attività fisica che allena soprattutto la forza muscolare e di conseguenza non va sottovalutata quando è affrontata senza un’adeguata preparazione fisica.
Dando meno spazio all’aspetto aerobico cioè alla resistenza, il giardinaggio non può in alcun modo sostituirsi alle attività aerobiche come camminare, correre, nuotare o pedalare in bicicletta molto consigliate, ad esempio, nella cura e nella prevenzione di patologie come il diabete, i tumori e i disturbi quali l’ipertensione o quelli legati a sovrappeso e obesità. Per contro, quando dissodiamo il terreno per preparare un prato o per coltivare un orto, quando invasiamo fiori e piante sul balcone di casa o estirpiamo erbacce dalle aiuole pratichiamo un’attività fisica sotto sforzo molto utile a ridurre i rischi di osteoporosi delle ossa.
Il giardinaggio fa fare molti movimenti tra piegamenti, rotazioni, sollevamenti, torsioni, flessioni ed estensioni che, senza controllo, consapevolezza corporea e preparazione fisica, possono però causare uno stress eccessivo a molte strutture corporee e una loro usura. È così che accade di ritrovarsi il giorno dopo con la schiena a pezzi, un ginocchio gonfio, un dolore acuto alla spalla o la sciatalgia che è tornata fuori…
E se i dolori non passano dopo 1 o 2 giorni c’è il rischio di avere esagerato.
L’attività fisica richiesta al corpo per fare giardinaggio ha bisogno di un dosaggio preciso e della continuità nel tempo per dare benefici evitando così i rischi e limitando i danni all’apparato muscolo-scheletrico.
Non solo, ma ogni periodo di tempo dedicato al giardinaggio richiede sempre all’inizio qualche esercizio fisico di riscaldamento per preparare il
corpo alle sollecitazioni e all’impegno muscolare. Mettere in moto tutti i principali gruppi muscolari coinvolti nella pratica del giardinaggio come quelli dorsali e lombari, gli addominali, i glutei, quelli di spalle e braccia oltre che delle gambe con esercizi di flessibilità, di equilibrio, di tenuta contro resistenza, attiva il sistema-corpo e lo rende più efficiente. A conclusione del lavoro, poi, è importante dedicare alcuni minuti agli esercizi di allungamento e detensione di tutte le parti corporee che sono state messe a dura prova. In questo modo si compensa alle posture mantenute a lungo, agli sforzi fatti e a quella sensazione di irrigidimento e contrattura che spesso il giorno seguente si pagano.
Il consiglio da personal coach è di pianificare l’ attività di giardinaggio in precisi periodi di tempo progressivamente più lunghi a partire da mezze ore intervallate da pause. Il più delle volte, sostenuti dal desiderio e dall’entusiasmo di dedicarsi al giardinaggio godendo del bel tempo primaverile, dimentichiamo l’impegno fisico e la moderazione e concentriamo in ore o in giornate una quantità di azioni che andrebbe invece distribuita.
Un altro consiglio è di alternare le posizioni e gli sforzi in modo da coinvolgere, a rotazione, tutto il corpo. Così è bene spostare il peso da una gamba all’altra, passare da un lavoro seduti o accovacciati a uno in piedi, intercalare un’operazione fatta prevalentemente con le mani a una muovendo tutto il corpo.
In questo modo l’attività fisica del giardinaggio si trasforma in un esercizio fisico dosato che mantiene in forma e fa bene alla salute.
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